Mena Lamb – Destino
Ci sono silenzi inaccettabili, quelli castranti, ma chi ne fa uso non valuta che possono avere un effetto boomerang.
Ci sono silenzi inaccettabili, quelli castranti, ma chi ne fa uso non valuta che possono avere un effetto boomerang.
Quando si scrive della verità, quella vera, e si racconta il suo esistere, essa si svela come se amasse chi le ha scritte in un punto dell’anima dove l’odio è bandito. È celata la sua grandezza persino a chi la racconta, fino a che essa si spiega lungo il tempo di un destino fermo e invisibile.
Scegliere è un dovere, il resto inutili inconsistenti riempitivi!
Così come l’umanità in generale, anche il singolo individuo lamenta l’avverso destino. Crogiolandosi nella malasorte è incapace di cogliere pillole benefiche che la dea bendata ha nascosto tra le pieghe della vita.
Dio ha assassinato e sta guerreggiando contro l’odio o contro l’amore? Risponda onestamente, e vedrà il suo futuro. Il male è soltanto il bene che non era suo, dei suoi angeli, e dei “santi”. Provi a guardare nello schermo, le immagini confuse e accavallate, quasi senza tempo, nascoste dietro l’oro e i gioielli dello spirito, dietro le terre che sta conquistando, ammucchiando, uccidendo o corrompendo chi ci stava prima. Con tutta la sua onniscienza non si accorge che avere non è e non sarà essere. Lo spirito è la sua condanna. Non vorrebbe vedere il risultato delle sue azioni, eppure esisteva già prima che le compisse. Osservi gli uccelli, le sue creature più fragili, che gridano disperati verso il loro padre perché già conoscono il suo destino, lo stesso di tutti loro.
I confini per esser varcati e i limiti per esser oltrepassati. Se te ne stai nel tuo perimetro non potrai mai saper cosa c è nei dintorni.
Ho smesso di andare a cercare, ora preferisco la spontaneità del destino e il fascino delle coincidenze.