Michael Curtin – Libri
Il mondo ormai è un posto affollato e non c’è spazio per la sensibilità.
Il mondo ormai è un posto affollato e non c’è spazio per la sensibilità.
S’avvicina il NataleGesù portami viala tua è la più bella bugiache possa allettare un mortale.
Voglio dire che ho lasciato scuole e posti senza nemmeno sapere che li stavo lasciando. È una cosa che odio. Che l’addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. Se no, ti senti ancora peggio.
Se tutto quello che è successo nella storia dell’universo venisse compresso in uno spazio temporale di ventiquattro ora, la terra non sarebbe nata che nel tardo pomeriggio. I dinosauri sarebbero apparsi qualche minuto prima di mezzanotte. E l’uomo sarebbe esistito solo negli ultimi due secondi…
L’essenziale è la contingenza. Voglio dire che, per definizione, l’esistenza non è la necessità. Esistere è essere lì, semplicemente: gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare ma non li si può mai dedurre. C’è qualcuno, credo, che ha compreso questo. Soltanto ha cercato di sormontare questa contingenza inventando un essere necessario e causa di sé. Orbene, non c’è alcun essere necessario che può spiegare l’esistenza: la contingenza non è una falsa sembianza, un’apparenza che si può dissipare; è l’assoluto, e per conseguenza la perfetta gratuità. Tutto è gratuito, questo giardino, questa città, io stesso. E quando vi capita di rendervene conto, vi si rivolta lo stomaco e tutto si mette a fluttuare… ecco la Nausea.
– La tua lingua taglia più che una spada.- È perché io non ho alcuna spada.
Sono solo gli uomini piccoli che sembrano normali.
S’avvicina il NataleGesù portami viala tua è la più bella bugiache possa allettare un mortale.
Voglio dire che ho lasciato scuole e posti senza nemmeno sapere che li stavo lasciando. È una cosa che odio. Che l’addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. Se no, ti senti ancora peggio.
Se tutto quello che è successo nella storia dell’universo venisse compresso in uno spazio temporale di ventiquattro ora, la terra non sarebbe nata che nel tardo pomeriggio. I dinosauri sarebbero apparsi qualche minuto prima di mezzanotte. E l’uomo sarebbe esistito solo negli ultimi due secondi…
L’essenziale è la contingenza. Voglio dire che, per definizione, l’esistenza non è la necessità. Esistere è essere lì, semplicemente: gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare ma non li si può mai dedurre. C’è qualcuno, credo, che ha compreso questo. Soltanto ha cercato di sormontare questa contingenza inventando un essere necessario e causa di sé. Orbene, non c’è alcun essere necessario che può spiegare l’esistenza: la contingenza non è una falsa sembianza, un’apparenza che si può dissipare; è l’assoluto, e per conseguenza la perfetta gratuità. Tutto è gratuito, questo giardino, questa città, io stesso. E quando vi capita di rendervene conto, vi si rivolta lo stomaco e tutto si mette a fluttuare… ecco la Nausea.
– La tua lingua taglia più che una spada.- È perché io non ho alcuna spada.
Sono solo gli uomini piccoli che sembrano normali.
S’avvicina il NataleGesù portami viala tua è la più bella bugiache possa allettare un mortale.
Voglio dire che ho lasciato scuole e posti senza nemmeno sapere che li stavo lasciando. È una cosa che odio. Che l’addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. Se no, ti senti ancora peggio.
Se tutto quello che è successo nella storia dell’universo venisse compresso in uno spazio temporale di ventiquattro ora, la terra non sarebbe nata che nel tardo pomeriggio. I dinosauri sarebbero apparsi qualche minuto prima di mezzanotte. E l’uomo sarebbe esistito solo negli ultimi due secondi…
L’essenziale è la contingenza. Voglio dire che, per definizione, l’esistenza non è la necessità. Esistere è essere lì, semplicemente: gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare ma non li si può mai dedurre. C’è qualcuno, credo, che ha compreso questo. Soltanto ha cercato di sormontare questa contingenza inventando un essere necessario e causa di sé. Orbene, non c’è alcun essere necessario che può spiegare l’esistenza: la contingenza non è una falsa sembianza, un’apparenza che si può dissipare; è l’assoluto, e per conseguenza la perfetta gratuità. Tutto è gratuito, questo giardino, questa città, io stesso. E quando vi capita di rendervene conto, vi si rivolta lo stomaco e tutto si mette a fluttuare… ecco la Nausea.
– La tua lingua taglia più che una spada.- È perché io non ho alcuna spada.
Sono solo gli uomini piccoli che sembrano normali.