Michael Ende – Libri
Ma ci sono cose che non si possono capire con la riflessione, bisogna viverle.
Ma ci sono cose che non si possono capire con la riflessione, bisogna viverle.
E ho capito che era finita con la stessa chiarezza con cui, secondo Bergson, si sa l’istante in cui comincia.
Ogni tanto mi chiedevo se i miei occhi e quelli del resto del mondo vedessero le stesse cose. Forse il mio cervello era difettoso.
Come fu bello, e come fu grande la nostra passione.Così grande che le cellule del mio corpo ne sono ancora imbevute, come una spugna che conserva l’acqua marina che la nutrì.Perché dopo, mia cara, è stata solo acqua dolce, spesso dolciastra, e che senso ha, mi chiedo, vivere ancora senza che nessun sale ravvivi il mio palato?
Leggere un buon libro è una cosa magnifica: più vai avanti, più desideri che la storia non finisca mai.
Sapeva che qualsiasi uomo avesse amato, in lui avrebbe cercato il sapore di Thomas.
Incertezza: come spalancare gli occhi al buio e poi chiuderli forte forte e poi aprirli e restare accecati dai puntini d’argento creati dalla pressione sulle cornee, strizzarli, farli roteare, mettere a fuoco e accecarsi di nuovo, ma almeno in qualche modo hai visto la luce.