Michael Ende – Libri
Ma ci sono cose che non si possono capire con la riflessione, bisogna viverle.
Ma ci sono cose che non si possono capire con la riflessione, bisogna viverle.
Ma che centra, mica puoi sapere come va dopo… l’importante è amarsi e basta, no? Senza ipotecare il futuro.
Cresci pensando che la favola sia vera e, soprattutto, credi di avere il diritto a viverla anche tu.
Vivere è stata la medicina del primo periodo, anche se era ovvio che non sarebbe bastata; ma all’inizio avere i miei tempi, passeggiare senza fretta, ascoltando il mio passo, mi ha aiutato ad eliminare i piccoli tormenti. Diventavano effimeri. Affrontavo ogni cosa in maniera differente. Ero più attanto. Trovavo la felicità nel concedermi del tempo per pensare, per ascoltarmi e per ascoltare. Prima facevo continuamente cose per distrarmi da me e dalla mia vita, invece ora facevo il contrario. Appena potevo scappavo subito da me, e godevo della mia compagnia, dei miei pensieri e delle mie domande. Mi sentivo come se mi fossi fidanzato.
Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d’improvviso la vita pareva così vuota e priva d’interesse?
Baciarsi le sembrava l’unica cosa giusta da fare, l’unica cosa che la confortava, e le ricordava che c’era una ragione per andare avanti.
I veri scrittori sono necessari: essi esprimono quello che gli altri sentono senza potergli dare forma, ed è per questo che tutte le tirannie li imbavagliano.