Michael Ignatieff – Politica
Le utopie politiche sono una forma di nostalgia per un passato immaginato, proiettato nel futuro come un desiderio.
Le utopie politiche sono una forma di nostalgia per un passato immaginato, proiettato nel futuro come un desiderio.
“Tutti uguali, tutti pari diritti” va bene soltanto quando tutti sono buoni e bravi.
Nei cinque anni di governo del centrodestra, mai una volta Silvio Berlusconi si è fatto vedere in piazza il 25 aprile, mai una parola dedicata agli antifascisti, d’altra parte governare con gli eredi di Mussolini ha un prezzo che si deve pagare. Comunque, il Cavaliere, in piedi a Milano in piazza del Duomo, al fianco di partigiani come Ciampi, Boldrini e poi Tina Anselmi, Oscar Luigi Scalfaro, Massimo Rendina, Checco Berti Arnoaldi, Giovanni Pesce, Bruno Trentin, Giorgio Bocca, Pietro Ingrao, Rossana Rossanda, Giuliano Vassalli, e i compianti Luigi Pintor e Aldo Aniasi, sarebbe stato ridicolo nonostante il ruolo istituzionale.
Si affacciano sulla sceMa politica nuovi partiti, altri movimenti ma ci saranno abbastanza elettori per tutti?
L’ anarchia non è un male. Solo un modo di vivere diverso dagli altri.
Tutti hanno guidato il treno Italia, maghi e santoni, e tanti ciarlatani. Maestri ed imbucati, bravi e meno bravi, i furbi soprattutto, una cosa hanno in comune, hanno saltato molte fermate e fatto deragliare il treno, con tutti i pendolari sopra.
La debolezza ha sempre rappresentato una tentazione ad usare la forza.