Michel Eyquem de Montaigne – Filosofia
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l’uomo.
Chi sradicasse la conoscenza del dolore estirperebbe anche la conoscenza del piacere e in fin dei conti annienterebbe l’uomo.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l’enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’Ideale, e non è se non l’apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l’artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.
Qual è il mezzo di guarigione più potente? La vittoria!
Tempo, tempo, come fai a passare così a passi lenti se dopo un attimo non ci sei già più? Oppure passi così veloce senza finire mai?
Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune.
Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri.
Ci sono mille modi per chiedere scusa,ma io ne conosco solo uno,e mentre provavo a dirtelo,mi hai lasciato senza parole.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l’enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’Ideale, e non è se non l’apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l’artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.
Qual è il mezzo di guarigione più potente? La vittoria!
Tempo, tempo, come fai a passare così a passi lenti se dopo un attimo non ci sei già più? Oppure passi così veloce senza finire mai?
Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune.
Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri.
Ci sono mille modi per chiedere scusa,ma io ne conosco solo uno,e mentre provavo a dirtelo,mi hai lasciato senza parole.
Ciò che noi chiamiamo natura è un poema chiuso in caratteri misteriosi e mirabili. Ma se l’enigma si potesse svelare noi vi conosceremmo l’odissea dello spirito, il quale, per mirabile illusione cercando se stesso, fugge se stesso; poiché si mostra attraverso il mondo sensibile solo come il senso attraverso le parole, solo come, attraverso una nebbia sottile, quella terra della fantasia, alla quale miriamo. Ogni splendido quadro nasce quasi per il fatto che si toglie quella muraglia invisibile che divide il mondo reale dall’Ideale, e non è se non l’apertura, attraverso la quale appaiono nel loro pieno rilievo le forme e le regioni di quel mondo della fantasia, il quale traluce solo imperfettamente attraverso quello reale. La natura per l’artista è non piú di quello che è per il filosofo, cioè solo il mondo ideale che apparisce tra continue limitazioni, o solo il riflesso imperfetto di un mondo, che esiste, non fuori di lui, ma in lui.
Qual è il mezzo di guarigione più potente? La vittoria!
Tempo, tempo, come fai a passare così a passi lenti se dopo un attimo non ci sei già più? Oppure passi così veloce senza finire mai?
Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune.
Conosci dapprima te stesso, poi conosci gli altri.
Ci sono mille modi per chiedere scusa,ma io ne conosco solo uno,e mentre provavo a dirtelo,mi hai lasciato senza parole.