Michela Strega – Comportamento
Non raccontare troppo di te, a meno che tu non sia in un confessionale, perché il prete saprà tenere un segreto, l’uomo no.Siamo tutti pettegoli, ci piace parlare degli altri per nascondere noi stessi.
Non raccontare troppo di te, a meno che tu non sia in un confessionale, perché il prete saprà tenere un segreto, l’uomo no.Siamo tutti pettegoli, ci piace parlare degli altri per nascondere noi stessi.
Prendi due persone: una che ride e una che piange. Si sa, ridere è facile, sono capaci tutti a ridere. Anche se non si ha voglia un sorriso falso fa comodo nella vita di tutti i giorni; mentre piangere, beh, piangere… o sei un attore oppure deve esserci una motivazione valida un sentimento vero che può essere di gioia di tristezza di nervosismo di commozione di malinconia… e allora vi chiedo perché chi ride sempre statisticamente è visto meglio in un gruppo, ha più successo in amore, ha più sucesso sul lavoro, ha più successo in tante altre situazioni in genere di chi fa scappare qualche lacrima in pubblico, di chi spesso piange per un film, per un semplice gesto di vita quotidiana, per una bella o cattiva notizia? La motivazione sta in uno strano comportamento psicologico la persona umana viene attratta di più verso uno stato di felicità costante e continuativa anche se apparente e falsa… e allora in mezzo alla gente devi ridere mentre per piangere o lo fai quando sei solo o aspetti un giorno di pioggia. Triste storia!
La coerenza è una brutta cosa quando non è più sostenuta dalla logica. Allora si chiama perseverare, ed è più che peccato.
Ti diranno tante belle parole e quelle parole avranno un effetto particolare su di te. Quando credi alla “buona fede” delle persone, quando credi che chi hai di fronte sia come te rischi di farti male. Impara a non valutare per le belle parole, ma guarda se i fatti e le dimostrazioni di chi le pronuncia coincidono con esse.
Una parte di me vorrebbe che tu morissi, la tengo a bada con l’altra parte quella che crede all’esistenza di cose peggiori della morte.
L’uomo che ha una mano forte non lascia cadere ciò che tiene.
Essere sempre se stessi dite. Ho 46 anni ma sento spesso d’averne 75 e altrettanto di frequente 17… ballo sul cubo in discoteca e consumo fazzoletti guardando “L’attimo fuggente”, non schiaccerei mai una formica ma faccio sanguinare a pugni mio zio perché ha truffato mia madre, non ho mai tradito un amore ma nella condizione di single frequento anche locali scambisti… Sono io schizofrenico o “essere se stessi” è un po’ come dire “non ci sono più le mezze stagioni”?