Michela Strega – Destino
Ci metto un po’, ma poi non volto pagina, la strappo.
Ci metto un po’, ma poi non volto pagina, la strappo.
Il passato è ormai lontano, difficilmente mi siedo a meditare sulla strada che ho percorso. Non mi volto indietro per rivedere le mie orme tornare sui miei passi, non è nel mio stile.
Le coincidenze? Ho smesso di farci caso. La maggior parte delle volte che mi sono capitate, sono state solamente delle deviazioni che mi hanno distratta dalla realtà della mia vita.
Destino: qualcosa che troppo spesso mi ha puntato contro e poche volte mi ha teso la mano.
Forse cercavo qualcuno che leggesse le mie pagine… forse cercavo qualcuno che mi aiutasse a scriverle.
Il libero albitrio alle volte non rientra nel destino di una donna, presa con l’inganno di una vita migliore e violata nell’anima, violenza senza pietà, costretta con la forza e il soppruso, martoriata nel fisico ricattata. Tu donna dai mille sogni infranti da uomini senza anima. Costretta a stare ai margini di un marciapiede, alla luce fioca di un lampione, nei tuoi tacchi a spillo stretta in quella giacca di volpe finta come la tua vita, tu con i tuoi sogni infranti come onde sugli scogli di una verità violata, sogni riflessi da un finestrino anonimo in quella macchina che non ti porterà mai via da una triste realtà!
Non si può forzare il destino, sarebbe come andare contro vento, ti troveresti con un pugno di sabbia!