Michela Strega – Frasi Sagge
L’importanza appartiene agli occhi che guardano non a ciò che stanno vedendo.
L’importanza appartiene agli occhi che guardano non a ciò che stanno vedendo.
Essere sensibile è un po’ come essere un attento ascoltatore di musica, che riesce a “sentirsi” addosso ogni vibrazione prodotta da essa, a distinguere ogni singola nota, a carpire l’intonazione se calante o crescente, ad individuare tra i tanti strumenti, la melodia scandita di quello più dolce o più triste. Essere sensibile vuol dire percepire le variazioni di tono della voce quando l’umore varia, proprio come se la voce fosse una musica dalle infinite sfumature cromatiche. Essere sensibile vuol dire notare ogni minimo dettaglio, ogni minimo cambiamento se pur insignificante, ogni silenzio, ogni rumore, ogni parola non detta, ogni emozione trattenuta ed inespressa. Essere sensibile vuol dire immedesimarsi in ogni circostanza, in ogni sofferenza, anche in un gattino abbandonato e sporco che implora pietà ad ogni passante. Chi è sensibile soffre, di un dolore muto e soffocante, per le sofferenze del mondo. Chi è sensibile piange in silenzio senza lacrime, per ogni lacrima versata e dileguata. Chi è sensibile, sente la musica del mondo, e trae la forza da ogni vibrazione eterna e senza fine, che ogni corda tesa risuona nel suo cuore. È musica, la musica dell’anima!
La notte è buia per permettere alle stelle di illuminare il tuo cammino, ed è silenziosa per permettere ai sogni di parlare al tuo cuore.
Un volto è come una casa di mattoni che ha affrontato le intemperie, il sole e i terremoti dell’anima.
È il ben pensare che conduce al ben dire.
Vale sempre la pena vivere e non dobbiamo essere talmente sciocchi e presuntuosi da pensare che noi non meritiamo di soffrire. Molti di quelli che soffrono non lo meritano. Così come è sciocco pensare di pretendere la felicità. La sofferenza e le difficoltà fanno parte della vita e chi non le affronta non può dire nemmeno di aver vissuto. Nasciamo per vivere e non per essere felici. La felicità non è la regola, è l’eccezione, bella e indispensabile, ma pur sempre eccezione.
Ogni cosa dovremmo guardarla almeno due volte per poter capire le sfumature che nasconde.