Michela Strega – Stati d’Animo
Spesso mi chiedo come possano esserci tante cose brutte, in un mondo cosi bello?
Spesso mi chiedo come possano esserci tante cose brutte, in un mondo cosi bello?
Quello che tu chiami declino può essere: libertà, rilascio, riposo, distensione, umanità o addirittura rinascita.
Ognuno di noi ha tante ferite dentro che non riesce a gestire. Vorrebbe eliminarle per non soffrire, ma non sempre ci riesce. Le rattoppa, cucendosi addosso un identità più forte. Non esita ad eliminare il buio che ostacola la vita. In silenzio abbraccia il suo destino, mentre nasconde il suo dolore dentro tanti sorrisi!
Mi sento sola. Sola come ieri, in riva al mare insieme a te, persi nei nostri pensieri, lasciando andare la mente e i ricordi ma senza condividerli. Mi sento sola in un mondo pieno di gente che mi sorride per obbligo e non per amore. E si, sola in un mondo alienante, meschino, falso.In giorni come questo vorrei che tu fossi qui, giorni in cui lo sconforto prende il sopravvento e piango, piango pensando che tu possa sentire le mie lacrime e che silenziosamente ti toccano il cuore. Beh! Di fantasia ne ho! Vero?Intorno tutto tace e il mio pensiero giunge a te, il silenzio che mi circonda è squarciato da la voce del mio cuore che grida il tuo nome e anche se la mia vita va a rotoli il mio cuore è ancora pieno, pieno di amore.Ogni volta che ti penso, ogni volta che ti vedo, ogni volta che sento la tua voce ogni parte del mio corpo vibra in attesa di te.Ed ora ti dirò proprio ciò che non vuoi mai sentire: Scusa! Scusa se da quando “ti ho conosciuto” non ho fatto altro che pensarti. Scusa se poco a poco ho cominciato ad amarti. Scusa se ora sei il protagonista dei miei sogni, se ti sento nell’aria, nel vento e nel sole. Scusa se, un giorno per caso mi sono innamorata di te!Se solo tu sapessi che… che ogni giorno, ogni notte che tu cerchi di farti amare da lei, di amare lei io vado a dormire cercando di non sognare te.
Volevo fare i complimenti a tutte quelle donne che vivono una vita parallela, la casa del mulino bianco nella realtà, e 50 sfumature di grigio nel virtuale. Complimenti, avete vinto l’oscar per l’ipocrisia.
La vita ha sempre un senso, anche quando sei sconfortato e non lo vedi. Il senso è dentro di te, sempre, e accompagna la luce della consapevolezza tra le pieghe più nascoste e buie dell’anima; è un’ombra indelebile, che acuisce la sensibilità attraverso il dolore e la gioia: percorsi illuminanti di sapienza.
Ho smesso di cercare, ora preferisco quei gesti fatti di getto, di cuore senza un motivo apparente ma fatti con spontaneità non per dovere ma per piacere.