Michela Strega – Stati d’Animo
I miei pensieri smettono di appartenermi nel momento in cui le parole prendono voce, ma questo non fa si che la canzone diventi di qualcun altro.
I miei pensieri smettono di appartenermi nel momento in cui le parole prendono voce, ma questo non fa si che la canzone diventi di qualcun altro.
Le persone vuote le riconosci perché, quando le hai davanti, ti fanno l’eco.
Mi chiedo cos’è che avvicina il sesso all’amore, mi chiedo cos’è che provoca una lacrima per un’emozione, mi chiedo cos’è che collega un abbraccio ad un’amicizia, mi chiedo cos’è che ruba un sorriso per uno sguardo, mi chiedo cos’è che unisce una mano a un’altra mano, mi chiedo cos’è che accomuna un battito di cuore a un sentimento…
Così come la felicità è passeggera, il dolore non può essere per sempre.
E poi ci sono quei giorni che non vorrei mai che verrebbero, quei giorni che non hai voglia di fare nulla. Sarà la solitudine, sarà che non ho stimoli, sarà quel che sarà ma io non ho voglia di fare nulla.
Non scandirò il tempo di un respiro, avvolta in candidi… sussulti vermigli, non lo farò. Non guarderò amanti solitari, non ruberò i sogni ai falliti, non lo farò. A pallide stelle, non carpirò splendore, ne emozioni, a lune ammiccanti, non chiederò assoli di sorrisi esclusivi, non lo farò. Ma ascolterò il pianto di un bambino, lo scorrere del tempo, il suono di una lacrima che scava solitudine.
Lo sguardo è più profondo degli abissi del mare.