Michela Strega – Tristezza
Io sono il dolore, del male che mi infliggo.
Io sono il dolore, del male che mi infliggo.
Ma il mio cuore, così rosso e carico di passione e vita, come una fragola polposa nel pieno dell’estate, come fa ad accogliere tutto il blu della mia tristezza? Una colata di vernice color cobalto lo travolge e penso che potrei farci un albergo per le stelle, si sentirebbero a casa.
Di lui avevo accettato tutto, anche la sua assenza.
Ricordi e Lacrime sono Martello e Scalpello delle nostre Ombre. Il cuore ne definisce i contorni, la Mente le sviscera.
La sofferenza morale provoca più dolore di una profonda ferita che non si riesce a rimarginare.
Poi capita di avere addosso una grande tristezza senza un valido motivo, vorresti chiedere aiuto ma manca anche la voglia di parlare, o forse non vuoi per non far preoccupare chi ami, perché in fondo non ha senso parlare di ciò che non esiste, perché è una tristezza che dovrebbe esistere, perché neanche tu sai da quale fonte arrivi, e rimani lì, fermo e continui a pensare che dovresti sorridere, ma c’è una porta chiusa che non riesci ad aprire, e l’unica cosa che passa per la testa è il solito “passerà”
Il dolore quando ci appartiene trafigge i cuori, crocifigge gli animi, e ci sovrasta di misericordia…