Michela Vittoria Brambilla – Politica
Caro Silvio, se vuoi partiamo.
Caro Silvio, se vuoi partiamo.
Se la mia scheda elettorale fosse un qualche avanzo di cibo marcio per maiali, invece di metterla nell’urna, la metterei volentieri in bocca ad uno di questi politici corrotti e parassiti che mangiano e rimangiano come re, ovviamente a spese di noi poveri e stupidi contribuenti.
“Ammaina la bandiera! Metti all’asta la tua idea!” Vuol significare: mettiamo giù i simboli di partito e sventoliamo le idee (non le ideologie), se ne hai una migliore, proponila!
C’è chi va in chiesa per invocare il paradiso, chi per fede, qualche politico va in chiesa per chiedere a Dio che gliela mandi buona, che tenga lontani i magistrati, speriamo che “lassù” facciano orecchie da mercante.
Quello che più colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo è che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di “Why Not” e di “Unipol” non parla più nessuno. Stiamo andando oltre alla metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare.
Mi sta venendo un complesso di superiorità tanto che dico: “Meno male che ci sono io”. Non so un altro che cosa avrebbe fatto. Nessuno avrebbe potuto fare meglio di quello che abbiamo fatto noi.
Il papa ha deciso di non occupare l’appartamento papale in vaticano, non dovrà farlo sapere troppo in giro, corre il rischio che qualche politico cerchi di occuparlo per se.