Michelangelo Blanco – Frasi sulla Natura
Non alla coscienza del dopo va affidata l’Occasione.
Non alla coscienza del dopo va affidata l’Occasione.
Solo il mare poteva ascoltare il loro silenzio, solo il mare sapeva farli stare tranquilli, solo il mare li poteva osservare mentre facevano l’amore.
Al primo chiarore dell’alba, il sole con la sua luce accende gli animi ancora addormentati, e lascia che i suoi frammenti d’oro si posino sulle grandi distese di girasoli che, guardandolo, lo ringraziano per il suo amore.
È inutile che Dio continui ad estrarre da me, con la croce, lo spirito azzurro che gli dovrebbe servire per togliere le corna a Lui e ai suoi angeli. Così innesca e si condanna al fuoco dell’inferno. Giustamente, sopo lo sporco assassinio che ha compiuto per raddoppiarsi il potere. Ha scelto la vittima peggiore che poteva scegliere. L’inversione dell’essere non gli funziona sempre, e non gli funzionerà questa volta: un cornuto, inclusi gli angeli, i suoi figli e servi, resterà sempre tale. Se cerca di invertire l’essere con l’avere si condanna a morte, o peggio. Per la vittima, che subisce l’avidità e dislessia legislativa di Dio (il bene paga perché il male possa liberarsi… anche se poi non capisco dove crede di andare o cosa crede di diventare), è diverso. L’essere ha la straordinaria tendenza a tornare alla sua forma originale, anche in modo devastante. Con una falla del genere nel sistema, che ha provocato Lui estraendo lo spirito che non doveva toccare neanche col suo pensiero di merda, per potersi mutare, invidiando il bene e l’amore che non erano di suo Figlio e di sua nuora, una energia spirituale che va ben oltre quella nucleare, non dia la colpa a piromani inesistenti, l’inferno va oltre la volontà di controllo, si tratta di autocombustione. Giusto ed appropriato. Si ricordi che non lo sto facendo io, se lo sta facendo da solo.
Oscura il cielo e nell’ombra scende,la sera d’estate il caldo distende,offre un tappeto di stelle alla vista,un sospiro nel cuore di chi è triste…
Amare la Natura è ritrovare vergini emozioni in se stessi nei colori impensabili di qualunque panorama selvaggio e poi, semplicemente, accudirlo nel cuore ascoltando le sue infinite vitali voci.
Cogli rugiada anche dalle cose inanimate.