Michelangelo Da Pisa – Ateismo
Dio ha creato l’uomo il sesto giorno. Visti i risultati, evidentemente era già con la testa al weekend.
Dio ha creato l’uomo il sesto giorno. Visti i risultati, evidentemente era già con la testa al weekend.
L’amicizia è realmente come una pianta. Va innaffiata con la costanza e la pazienza, va…
Il tempo viaggia sempre alla stessa velocità del tuo stato d’animo.
Esiste un mondo perfetto che svanisce ogni volta che riapro gli occhi, al soffio di un sospiro.
“Basta! È davvero l’ultima volta che ti cerco!”, le urlai. “Per oggi”, pensai.
Dovremmo imparare a sognare dalle falene, a credere di poter sfiorare la luna anche se si gravita attorno a un vecchio lampione di periferia.
Non aver paura dell’oscuro, figlio mio, anche la notte ha le sue voci, come il giorno le sue croci, è la vita, l’ombra muore senza luce e le tenebre nell’aurora da sempre trovan pace. Non è forse su un drappo nero che son ricamate le stelle? Chè accendere un lume lo san fare tutti, tu prova a spegnere il buio, a tener i tuoi sogni asciutti.
L’amicizia è realmente come una pianta. Va innaffiata con la costanza e la pazienza, va…
Il tempo viaggia sempre alla stessa velocità del tuo stato d’animo.
Esiste un mondo perfetto che svanisce ogni volta che riapro gli occhi, al soffio di un sospiro.
“Basta! È davvero l’ultima volta che ti cerco!”, le urlai. “Per oggi”, pensai.
Dovremmo imparare a sognare dalle falene, a credere di poter sfiorare la luna anche se si gravita attorno a un vecchio lampione di periferia.
Non aver paura dell’oscuro, figlio mio, anche la notte ha le sue voci, come il giorno le sue croci, è la vita, l’ombra muore senza luce e le tenebre nell’aurora da sempre trovan pace. Non è forse su un drappo nero che son ricamate le stelle? Chè accendere un lume lo san fare tutti, tu prova a spegnere il buio, a tener i tuoi sogni asciutti.
L’amicizia è realmente come una pianta. Va innaffiata con la costanza e la pazienza, va…
Il tempo viaggia sempre alla stessa velocità del tuo stato d’animo.
Esiste un mondo perfetto che svanisce ogni volta che riapro gli occhi, al soffio di un sospiro.
“Basta! È davvero l’ultima volta che ti cerco!”, le urlai. “Per oggi”, pensai.
Dovremmo imparare a sognare dalle falene, a credere di poter sfiorare la luna anche se si gravita attorno a un vecchio lampione di periferia.
Non aver paura dell’oscuro, figlio mio, anche la notte ha le sue voci, come il giorno le sue croci, è la vita, l’ombra muore senza luce e le tenebre nell’aurora da sempre trovan pace. Non è forse su un drappo nero che son ricamate le stelle? Chè accendere un lume lo san fare tutti, tu prova a spegnere il buio, a tener i tuoi sogni asciutti.