Michelangelo Da Pisa – Comportamento
Alzai lo sguardo al cielo, chiusi gli occhi, allargai le braccia e, in un insano raptus di libertà, abbracciai le nuvole.
Alzai lo sguardo al cielo, chiusi gli occhi, allargai le braccia e, in un insano raptus di libertà, abbracciai le nuvole.
L’uomo tende a giustificarsi quand’è colpevole. E sa di esserlo.
Ti porterò rispetto quando tu lo porterai a me. Sarai ascoltato quando il tuo modo di rivolgerti a me sarà educato e non prepotente. Ti degnerò di attenzione quando comincerai a capire che non esisti solo tu. Avrai le risposte che vuoi quando le tue domande saranno domande e non ordini e pretese. Fino a quel momento da me avrai solo le risposte che meriti, il silenzio, l’indifferenza e per tapparti la bocca anche un vaffanculo!
Occhi, sorrisi e facce strane. Gomiti sul tavolo e testa tra le mani per non far vedere quel che pensi, non male come giustificazione. Penso che più della mente, più del corpo, più degli stati d’animo più o meno manifestati, contino le sensazioni. Le sensazioni vere, forti, quelle spontanee ed avvolgenti, quelle che nascono solo da certi occhi, da certi sorrisi, da certe facce strane.
Continuo a invidiare Achille che ebbe un Omero a cantare le sue imprese.
Se ti lascia per un altro non è perché vali meno dell’altro, ma perché ha bisogno di altro.
Un cuore deluso non può accontentarsi di chiunque. È esigente ed ha ragione ad esserlo.