Occorre investire se stessi per quello in cui si crede, in ciò che si tenta di realizzare, senza risparmio di energie mentali, dare un senso ai battiti del cuore, far sì che nella flora della propria esistenza la passione sia una pianta sempreverde. A quel punto l’epilogo diverrà semplicemente una trascurabile sfumatura.
È bramosia qualunque cosa non si può avere.
La luna splende di luce riflessa, ma incanta d’amor proprio.
Sono così, sogno tanto, sogno alto, per questo le nuvole mi danno del tu.
Tu vorresti volare, ma non sai di avere le ali. Soffri per colpa degli altri che ti dicono che non le hai. Vola, ma non perché sono onesta, perché sono diversa come te e perché nel tuo volo volerò anch’io, anche senza ali.
Ci ho sperato sei volte, sono quindi (esa)sperato.
Restai qualche frazione di eternità con gli occhi spalancati. Dio, quel tramonto nello Ionio che manie di protagonismo che aveva, un’aura color arancio avvolgeva i miei cinque sensi, rendendomi immune alla realtà. Sembrava che il sole volesse dirmi: “Ehi tu, prova a non guardarmi se ci riesci”.