Ho smesso di inseguire da un pezzo perché la mia distrazione mi porta spesso ad inciampare nel domani. Ora seguo, perseguo, ma non inseguo più nessuno. Non è una gara, non ho più fiato, l’animo discretamente tonico, continuo a correre come se non avessi un traguardo. Forse è questa la vera ricetta della felicità, fare dell’orizzonte un punto di arrivo.
Abbi fiducia nel nuovo giorno. Chi ha avuto la fortuna di essere felice, lo è stato in un giorno in cui non se l’aspettava.
Gli attimi ad alto tasso affettivo sono quelli in cui avevo gli occhi inaccessibili alla luce, cieco di realtà e accecato di suggestione. Lo asserisco da sempre che la vista sia uno dei fattori principali d’inquinamento emotivo.
“Ciao, come stai?” Non sarebbe poi così banale se qualcuno fosse addirittura interessato alla risposta.
Non ci sono attimi solo unici, ci sono attimi irripetibili, istanti che ti paralizzano il cuore.
Ti piantano un coltello tra le costole e pretendono le scuse per avergli scheggiato la lama.
La felicità la trovi in quei piccoli e semplici gesti dedicati a te, da chi ti vuole bene.