Michelangelo Da Pisa – Figli e bambini
I figli non ricorderanno i giocattoli che avrai acquistato, ma i momenti che avrai trascorso giocando con loro.
I figli non ricorderanno i giocattoli che avrai acquistato, ma i momenti che avrai trascorso giocando con loro.
Quando l’adolescenza si impossessa dei nostri figli, realizzi di non aver capito niente.
Dal primo momento che la vidi, una creaturina rossa illuminata dal chiarore irreale della sala operatoria, la amai con un’intensità alla quale, la vita, fino ad allora, non mi aveva preparata.
Il più bel regalo che l’uomo possa conoscere è il frutto della riproduzione della propria materia; i figli.Essi sono la panacea e il traguardo più significativo a cui ognuno può ambire; svegliarsi al mattino e sentire la pelle del corpo rabbrividire dalla meraviglia che la vista ci offre: i tratti, lo sguardo, il respiro, il corpo di ciò che l’uomo è capace di “creare”: il proprio figlio, la propria figlia come risultato di un concentrato d’amore disinteressato, candido, astrale, che supera la logica della ragione e che “dovrebbe pervadere ogni singolo centimetro della materia di cui siamo fatti” per entrare in assonanza con la frequenza della nostra creatura nel più bello dei viaggi che un genitore può affrontare con il frutto ed il significato della sua permanenza terrena: “il viaggio dell’amore”.
Al cospetto d’un problema l’uomo s’adopera per individuare un verosimile colpevole, non una soluzione probabile.
Gli uomini si dividono in due categorie: bambini che diventano uomini e uomini che non sono mai stati bambini.
Odio da sempre le etichette dei maglioni perché mi irritano la pelle, figurati quelle della gente.