Michelangelo Da Pisa – Frasi d’Amicizia
Sai, nella parola amico c’è la medesima radice del verbo latino “amo” che significa amare. Stessa radice di piante differenti, ma in grado di dare ossigeno allo stesso modo a chi non teme di respirarlo.
Sai, nella parola amico c’è la medesima radice del verbo latino “amo” che significa amare. Stessa radice di piante differenti, ma in grado di dare ossigeno allo stesso modo a chi non teme di respirarlo.
Guai a coloro – dissi – che si servono dell’influenza che hanno su di un cuore per rapirgli le semplici gioie che esso sa procurare a se stesso! Tutti i doni, tutte le premure della terra non compensano un istante di spontaneo piacere, rapitoci dalla gelosa importunità del nostro tiranno! […] Tutti ogni giorno dovrebbero dirsi: tu non puoi far altro per i tuoi amici che lasciar loro le gioie che hanno, e render più vivo il loro piacere, godendone con essi. Infatti, potresti tu, se il loro animo fosse tormentato da un’angosciosa passione e oppresso dal dolore, versar loro una goccia di balsamo consolatore?E quando l’ultima più dolorosa malattia sorprenderà la creatura che tu avrai tormentato nel fiore degli anni, e che giacerà in uno stato di compassionevole esaurimento, quando il suo occhio spento sarà rivolto al cielo e il freddo sudore della morte bagnerà la sua pallida fronte, e tu starai presso il letto come un condannato, con l’intimo sentimento di non poter far nulla nonostante tutto il tuo buon volere, allora una profonda angoscia ti stringerà, pensando che daresti tutto al mondo per poter infondere nella creatura morente una stilla di forza, una scintilla di coraggio!
Cerca qualcosa in cui credere. Cerca qualcosa in cui sperare, sarà quello il tuo motivo per vivere.
I segreti più reconditi si confidano solo a chi sappiamo che mai potrà tradirci.
Poche scuse, lasciate perdere le parole. Quando un’amicizia o un amore finiscono la colpa non è mai solo di uno, ma di entrambi. Per i motivi più disparati, per le vicissitudini più strane, ma che mai stanno da una sola parte.
Riempire le proprie insicurezze elemosinando complimenti è come abbellire un balcone barocco con fiori di plastica.
Ogni parola porta in grembo il peso della sensibilità di chi l’ascolta.