Michelangelo Da Pisa – Progresso
Il progresso che non impara dal pregresso involve in regresso.
Il progresso che non impara dal pregresso involve in regresso.
Il gioco “un, due, tre, stella!” Insegna che le persone agiscono in maniera differente a…
Qualcuno può pensare che siamo solo bersagli inconsapevoli di codice genetico volto alla riproduzione e che coloriamo di sentimento una mera pulsione sessuale, come quella di un dromedario, di un armadillo, di un castoro. Ogni essere vivente si accoppia, è vero, l’uomo forse maschera questo istinto biologico con inviti a cena, dedicando canzoni, facendo regali inutili, copiando frasi ad effetto, condividendo tramonti d’agosto, cercando di ornare con pizzi e merletti una stoffa poco pregiata, tentando di poetizzare un istinto. Lo chiamano amore, ma di esso quanto siamo artefici? E quanto siamo vittime? Non lo so, perché quando lo vivi, ogni dubbio apre le ali e si tramuta in sogno.
Segui il tuo cuore, lampeggia e sorpassalo.
Nel suo sguardo c’era il tormento di ciò che era stato e la dolcezza di ciò che avrebbe voluto. Era quel miscuglio informe di emozioni che dissetava le mie giornate, dando un perché ai miei forse.
Volgevo troppo spesso il mio sguardo indietro, verso un passato non del tutto decomposto. Avevo un gran torcicollo all’anima.
Siamo la cartina tornasole delle nostre azioni, checché ne dica il resto del mondo, ognuno…
Il gioco “un, due, tre, stella!” Insegna che le persone agiscono in maniera differente a…
Qualcuno può pensare che siamo solo bersagli inconsapevoli di codice genetico volto alla riproduzione e che coloriamo di sentimento una mera pulsione sessuale, come quella di un dromedario, di un armadillo, di un castoro. Ogni essere vivente si accoppia, è vero, l’uomo forse maschera questo istinto biologico con inviti a cena, dedicando canzoni, facendo regali inutili, copiando frasi ad effetto, condividendo tramonti d’agosto, cercando di ornare con pizzi e merletti una stoffa poco pregiata, tentando di poetizzare un istinto. Lo chiamano amore, ma di esso quanto siamo artefici? E quanto siamo vittime? Non lo so, perché quando lo vivi, ogni dubbio apre le ali e si tramuta in sogno.
Segui il tuo cuore, lampeggia e sorpassalo.
Nel suo sguardo c’era il tormento di ciò che era stato e la dolcezza di ciò che avrebbe voluto. Era quel miscuglio informe di emozioni che dissetava le mie giornate, dando un perché ai miei forse.
Volgevo troppo spesso il mio sguardo indietro, verso un passato non del tutto decomposto. Avevo un gran torcicollo all’anima.
Siamo la cartina tornasole delle nostre azioni, checché ne dica il resto del mondo, ognuno…
Il gioco “un, due, tre, stella!” Insegna che le persone agiscono in maniera differente a…
Qualcuno può pensare che siamo solo bersagli inconsapevoli di codice genetico volto alla riproduzione e che coloriamo di sentimento una mera pulsione sessuale, come quella di un dromedario, di un armadillo, di un castoro. Ogni essere vivente si accoppia, è vero, l’uomo forse maschera questo istinto biologico con inviti a cena, dedicando canzoni, facendo regali inutili, copiando frasi ad effetto, condividendo tramonti d’agosto, cercando di ornare con pizzi e merletti una stoffa poco pregiata, tentando di poetizzare un istinto. Lo chiamano amore, ma di esso quanto siamo artefici? E quanto siamo vittime? Non lo so, perché quando lo vivi, ogni dubbio apre le ali e si tramuta in sogno.
Segui il tuo cuore, lampeggia e sorpassalo.
Nel suo sguardo c’era il tormento di ciò che era stato e la dolcezza di ciò che avrebbe voluto. Era quel miscuglio informe di emozioni che dissetava le mie giornate, dando un perché ai miei forse.
Volgevo troppo spesso il mio sguardo indietro, verso un passato non del tutto decomposto. Avevo un gran torcicollo all’anima.
Siamo la cartina tornasole delle nostre azioni, checché ne dica il resto del mondo, ognuno…