Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Fulmini, vento, tuoni e pioggia. No, non osservo il mondo fuori dalla mia finestra, mi affacciavo un attimo dentro di me, attendendo la neve a ovattarmi la vita.
Fulmini, vento, tuoni e pioggia. No, non osservo il mondo fuori dalla mia finestra, mi affacciavo un attimo dentro di me, attendendo la neve a ovattarmi la vita.
Felice per ogni volta che senza paura mi sono guardata alle spalle e ho avuto la forza di affrontare chi dietro vociferava. Felice di essere la persona che sono: semplice e senza pretese se non quella di essere rispettata. Felice di avere persone vicine che mi amano per quella che sono senza chiedermi di essere diversa. Dolce e anche bastarda se vengo ferita e tradita. Coerente e leale ma mai disposta a svendere i miei valori per una squallida convenienza del momento. Se vengo apprezzata è un bene e se vengo giudicata pazienza. Nel caso vengo odiata, beh… Felice anche di questo perché quelle persone evidentemente se mi odiano tanto non sono come me e quindi non potrebbero mai far parte della mia vita.
Ho i piedi ben piantati a terra e la testa tra le nuvole.
Seduto su questa panca con l’ansia che bolle nel petto, le lancette volteggiano e danzano un tango funesto.
Non puoi cambiare il mio essere, sono un bocciolo che non si apre al tepore di un complimento, ma al caldo di un sentimento.
Se una donna ti lascia parlare per più di due minuti senza interromperti, non alzare la voce, potrebbe svegliarsi.
La sensibilità in una persona non rende agli occhi degli altri deboli, insicuri e stupidi. Spesso è proprio dalla sensibilità che nascono le più grandi forze interiori!