Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Di notte anche un pensiero è rumore, anche un’emozione è frastuono. E un ricordo diventa assordante.
Di notte anche un pensiero è rumore, anche un’emozione è frastuono. E un ricordo diventa assordante.
Ho pensato molte volte alle parole da dire, ai discorsi da comporre e poi le parole che ho detto erano tutte, tranne quelle pensate.
Mi sto talmente assuefacendo alla maleducazione che quando uno sconosciuto mi dice buongiorno, credo che questi abbia un non so che di obsoleto; è il paradosso della normalità travestita da eccezione.
Guerra, guerra, guerra il mostro giallo, la divoratrice di anime e corpi. Guerra l’indescrivibile, il piacere del folle, l’ultimo argomento a disposizione degli uomini non cresciuti. Deve esistere per forza? E noi? E intanto ci avviciniamo all’ultimo lampo, all’ultima chance che ci resta. Resta soltanto un fiore, un solo istante per respirare così.
Accadono, cadono, decadono, scadono. Sono solo umani, che vuoi farci.
Sai che c’è di sbagliato? Che credi ancora alle fiabe. Le prendi alla lettera. E aspetti ancora un principe che ti salvi. E mentre crolli ti volti, ma arriva qualcuno che ti spinge più in basso. E allora svegliati e smettila. Io non credo più nelle fiabe, nelle favole si, quelle che scrivo io, con la mia morale. E credo in me stessa. E me lo scrivo da me il “lieto fine”.
Troppe le mani che digitano, poche quelle che aiutano.