Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Quante domande evaporate con lo sguardo volto al cielo! Un giorno me li riprenderò tutti quei punti interrogativi impigliati tra le stelle.
Quante domande evaporate con lo sguardo volto al cielo! Un giorno me li riprenderò tutti quei punti interrogativi impigliati tra le stelle.
Ci sono intervalli che non mi danno alcun riposo.
Le preoccupazioni affliggono e sono anche motivo di vita; se non ci fossero sarebbe appiattimento.
Alterno giorni in cui mi sento solo ad altri in cui lo sono.
La verità è che siamo fragili. Basta niente per distruggerci. Viviamo tutta la vita con delle maschere addosso. Celiamo la nostra fragilità per paura di romperci. Viviamo ogni giorno con false corazze, per ripararci da parole che risultano essere più violente di pietre scagliate contro un vetro.Siamo fatti di illusioni e sogni spezzati. Aspettiamo sempre qualcosa che non c’è, e se arriva non ci accontentiamo e continuiamo ad aspettare altro, ancora e ancora.
Ognuno di noi porta lividi al cuore nell’oscurità del silenzio.
Siamo sofisticati strumenti musicali; corde di viole, archi, arpeggi, marce trionfali, sinfonie armoniose, a volte, suoni metallici, rumori, vagiti, un canto rauco prodotto dalle percussioni del cuore che batte ritmi incalzanti in un crescendo che abita lo spazio. Suoni ed armonici che vibrano e producono eco in chi ci ascolta. Arie d’orchestra musicate in teatro e noi, teatranti a nostra volta o spettatori in prima fila. E siamo rock, jazz, blues, soul come le nostre emozioni. Ci esibiamo in un live esaltante, nonostante la pessima acustica, intervallando con qualche disco in vinile che evoca ricordi lontani e vecchi palcoscenici calcati in passato, ma concentrandoci sul nostro sound dalle note stonate.