Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Per assurdo è nei luoghi più affollati che senti forte l’odore acre della solitudine.
Per assurdo è nei luoghi più affollati che senti forte l’odore acre della solitudine.
Immergendomi in questa infinita illusione, infierisco in quella che è la tua più profonda ferita.Cerco di guadagnare tempo, di non voltarmi mai, perché solo così potrò alludere ad un esito certo.Ora qui, davanti al deserto mio cuore, fondo le colonie del tormento.Imperturbabile ora ti schivo per non rendere più incerta l’immagine di noi.E non sospettare che sia la mia presunzione, ma è solo la tua insensata vanità, che mi lacera e mi esilia dalla tua immensa bellezza.E tu resti li.Per timore di umiliarti o forse soltato per confermare l’ostentazione continua della tua immagine.Ma il punto è, che tu resti li.E allora il mio cuore non diventa altro che un riarso campo di ricordi dove la tua presenza fluttua e vaga senza una meta…
La cosa straordinaria era che pareva il suo viso avesse impressa la forma delle mie mani, lì dove le avevo posate la notte precedente.
E sono una fiamma che trema, nel vento che tace. Una luna che porge la sua mano a chi s’inchina poco prima di conoscere il sole.
Non porto maschere signori e signore, vedete? Le getterò nel fuoco costi quel che costi. Guardiamoci negli occhi, che in fondo ai miei c’è un uomo.
Nell’inflessibilità nascono le forti convinzioni, allora bisogna provare prendersi in giro, ritornare indietro, molto indietro e a considerare ogni prova come un gioco tutto ancora da giocare.
Quando sento il fuoco scoppiettare mi sembra di essere Giosuè Carducci.