Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Incontrare la delicatezza dopo una vita di tormenti è come il bagliore improvviso all’uscita di un lungo tunnel. Gli occhi, come l’animo, devono abituarsi alla luce.
Incontrare la delicatezza dopo una vita di tormenti è come il bagliore improvviso all’uscita di un lungo tunnel. Gli occhi, come l’animo, devono abituarsi alla luce.
Sei solo quando agli altri sei indifferente. Non sei “nessuno” solo quando nessuno ti tiene nella sua mente.
Penso che per lasciare un indelebile segno e non un fastidioso graffio, dipende da come hai toccato quel cuore, da come hai accarezzato quell’anima e dal valore che hai dato a quella mente.
Le mie sono riflessioni occasionali e superflue. Mi secca addirittura proporle. Ma esse non tolgono nulla al valore dell’uomo; né migliorano l’espressione del suo corpo. Ma in realtà niente altera niente, e ciò che diciamo o facciamo sfiora soltanto la cima dei monti nelle cui valli dormono le cose.
La solitudine lacera l’essere, riducendolo e frantumandolo in mille fogli incompleti. Tutti da riscrivere.
Ci saranno sempre parti di te che continueranno a danzare insieme alle foglie in autunno.
Nel profumo estivo cerco incessante il ricordo della prima volta, a volte nitido, a volte orbo. Le notti serene nella mente, uragani nel cuore non trovano pace, eppure se ascolti ho voce, la voce dei pensieri che se lasciati alla libertà di parola, a volte fanno male.