Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Non ho libertà di movimento, questi fili aggrovigliati nel mio tempo, io marionetta nella mani dell’amore.
Non ho libertà di movimento, questi fili aggrovigliati nel mio tempo, io marionetta nella mani dell’amore.
Aumentano le nostre illusioni, e aumentano gli strati delle nostre delusioni.
L’uomo è così egoisticamente impegnato a coltivare il suo piccolo giardino che non si avvede…
Sono fiera di me perché malgrado i miei errori, le mie paure e le mie lotte con me stessa, ho sempre vinto. Ho vinto sbagliando, perché ho imparato. Ho vinto avendo paura, perché mi ha insegnato a riflettere e a non essere sempre impulsiva. Ho vinto lottando con me stessa, perché mettermi in discussione ha fatto in modo che io imparassi a ricostruirmi più saggia, più matura e più forte che mai!
Accettare un sentimento come l’indifferenza di qualcuno, è facile solo se non hai bisogno di “accettare”, ma “ricambiare” con la stessa indifferenza.
A differenza della laboriosa formica che vive fino a dieci anni, la mondana cicala non supera le tre, quattro settimane. Trovo dunque ampiamente giustificabili la sua scarna lungimiranza e il suo fare disinibito. Nasce, frinisce, finisce.
Mi immergo nell’eterno viaggio. Mi riconosco destinato ad essere ricordo di fatti passati e ad essere vivo per ricordare; incerta questa vita scorre come un fiume, le foglie cadono, le piante vengon sradicate, non grava il peso eguali compiono il loro passaggio. Il timore non sfiora l’animo; trasportato dalla corrente mi dimeno per non accettare il destino infelice, troppo è stato lasciato incompiuto, ma la corrente è senz’animo e occhi, imperturbabile scorre, lasciando all’uomo solo i ricordi di cui, un tempo, si nutriva il cuore.