Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
C’è sempre un po’ di ieri dietro un mai, c’è sempre un po’ di domani negli abbracci che dai.
C’è sempre un po’ di ieri dietro un mai, c’è sempre un po’ di domani negli abbracci che dai.
È geniale colui che, in un mondo così già pieno di tutto, sa ancora sorprendere, semplicemente facendo uso di fruizioni del proprio ingegno: si può essere geniali senza necessariamente sforzarsi più di tanto, semplicemente restando se stessi!
Siamo fiamme dell’inferno a riscaldare il nostro inverno di materassi a petrolio chiusi in tre in un capannone con un ennesimo coraggio nella pancia che a marzo nascerà? su un motoscafo bianco prima dell’alba.
La cerchi, la desideri, la vorresti tua, almeno solo per un attimo… così abbandoni l’orgoglio mostrando la tua parte più fragile pronunciando quelle tenere parole “mi manchi”… così chiami con il cuore in gola e il cellulare è spento…bene! Quando ti cerco non ci sei mai.
Sono stanco, stanco dei “sì signore”, della mia vita barattata senza pudore, dei miei sogni che non hanno vita, di tutte le albe attese nei silenzi, come il sorriso di circostanza ed allora cerco riparo nelle parole, quelle parole che in qualche modo scaldano il mio cuore.
“Diviene disumano il carnefice che cerca di disumanizzare la vittima, non la vittima.” Come fa ad essere umano un essere che fa del male ai suoi simili? Come fa a trattarli peggio di bestie sapendo che non lo sono. Ci vuole coraggio, ma soprattutto devono essersi strappati il cuore dal petto per torturare e rinchiudere le persone, senza pietà, senza esitazione, senza emozione. Per non dimenticare, ma soprattutto per non rifare più quell’errore, quello di sentirsi migliore, quello di sentirsi il più forte, quello di non tollerare le diversità, quello di punire spietatamente senza alcun diritto di farlo, quello di non essere umani e di vietare ad altri di esserlo.
Non è ciò che vedi ma ciò che provi quello che conta.