Michelangelo Da Pisa – Stati d’Animo
Ciò che sento e ciò che vivo sono in perfetta disarmonia, una curiosa asincronia, un’indecifrabile dicotomia.
Ciò che sento e ciò che vivo sono in perfetta disarmonia, una curiosa asincronia, un’indecifrabile dicotomia.
L’irraggiungibile è sempre raggiungibile al tuo cuore.
Più si studia la vita e la letteratura più si sente con forza che dietro ogni cosa meravigliosa c’è l’individuo, e che non è il momento che fa l’uomo, ma l’uomo che crea l’epoca.
E dopotutto questo amore, dopo tutti questi battiti, tutte queste ferite, il tuo cuore è sempre lì. Sempre lì a battere. Nonostante il peso del suo compito, alle volte sia insostenibile. Ma lui batte e il cervello non lo capisce.
Mi immergo nell’eterno viaggio. Mi riconosco destinato ad essere ricordo di fatti passati e ad essere vivo per ricordare; incerta questa vita scorre come un fiume, le foglie cadono, le piante vengon sradicate, non grava il peso eguali compiono il loro passaggio. Il timore non sfiora l’animo; trasportato dalla corrente mi dimeno per non accettare il destino infelice, troppo è stato lasciato incompiuto, ma la corrente è senz’animo e occhi, imperturbabile scorre, lasciando all’uomo solo i ricordi di cui, un tempo, si nutriva il cuore.
L’egoismo porta all’indifferenza, quella che consente a pochi centinaia di chilometri l’uno dall’altro di consumarsi un genocidio da una parte e le meritate ferie dall’altra, c’è un limite oltre il quale la coscienza dell’uomo dovrebbe interrogarsi, su ciò che significa il buon senso e ciò che significa l’esempio da dare al prossimo; ma lo spettacolo deve andare avanti ad ogni costo, e gli attori sono pronti ad andare in scena. Poi come sempre si farà la sola conta delle perdite umane perlopiù bambini. Ma lo spettacolo sarà stato garantito.
Solo perché il mio involucro è intero non vuol dire che dentro non sia a pezzi.