Michelangelo Da Pisa – Successo
Chiudi gli occhi. Pensa all’azione che vorresti compiere il tuo ultimo giorno di vita. Riapri gli occhi. Falla!
Chiudi gli occhi. Pensa all’azione che vorresti compiere il tuo ultimo giorno di vita. Riapri gli occhi. Falla!
Nella vita futura si vedono primari, fisici nucleari, giornalisti. Ma a diciott’anni si può anche essere più romantici: “Realizzarsi non è per forza raggiungere i vertici”, “Successo è non avere rimpianti”, “Successo è non annoiarsi mai”.
L’italiano medio, tra clic e ristoranti, si lamenta da decenni di chi lo governa, eppure questi sono ancora lì, con i loro flaccidi culoni sui comodi scranni a tirar fuori conigli morti dal cilindro del nostro futuro. L’homo italicus alla piazza preferisce da sempre la pizza, alle manifestazioni, le degustazioni, non conosce chi sia il ministro della difesa, ma ti citerebbe il centrocampo dell’Atalanta, anziché di politica attiva si nutre, davanti la sua pay tv, di polemica cattiva, gli aumentano l’iva ma lui continua a interessarsi del matrimonio della diva, non capisce di devolution, basta che funzioni la Playstation. Siamo patologicamente privi di memoria storica, anche a breve termine; non so se il nostro senso civico sia affetto da Alzheimer o sindrome di Stoccolma.
Oggi sono spossato. Non mi lamento, poteva andarmi peggio con una esse in meno.
Se calpestiamo i nostri principi non valiamo più a niente, sono i principi che ci fanno andare avanti, che ci permettono di rispettarci quando ci guardiamo allo specchio. Dobbiamo portare avanti le nostre idee o non saremo niente e ci disprezzeremo.
C’è una diavoleria tecnologica che consente di comunicare con dispositivi tra loro compatibili, gratuita, esclusiva, immediata, la cui batteria può durare anche novanta anni, disponibile in differenti forme e colori. Mi pare si chiami sguardo.
Dicono che sembri un uomo vissuto. A pensarci bene è la vita che ha vissuto me, io avrei voluto farmi semplicemente i cazzi miei.