Li osservo vantarsi del superfluo, in una perpetua danza dell’inessenziale, immersi nei riti dell’eccesso a consacrare il nulla. Più li scruto, più realizzo che l’unica profondità che possono mostrare è quella della loro superficialità.
Tollero le persone realmente frivole, superficiali, ma sono intransigente nei confronti di chi ha la profondità di una pozzanghera e millanta abissi oceanici.
Se senti la necessità di buttar via oggetti legati ad una donna, lei sta vivendo…
In Italia c’è un cinismo che fa paura, altro che storie.
Il richiamo al passato aiuta a nascondere i fantasmi al presente.
Vedo il razzismo serpeggiare sempre verso il più povero. Classismo?
La scelsi sin dal primo respiro condiviso, perché profumava di casa, sapeva di promessa. La scelsi quel giorno in cui l’abbracciai così forte che il suo passato si sgretolò sul mio petto.