Michelangelo Da Pisa – Tempi Moderni
In un mondo in cui la fretta è uno stile di vita, io mi rifugio nelle virgole, che fanno il tempo respirare, ossigeno inspirare, la mente ispirare.
In un mondo in cui la fretta è uno stile di vita, io mi rifugio nelle virgole, che fanno il tempo respirare, ossigeno inspirare, la mente ispirare.
Non mi preoccupa tanto la guerra civile, quanto quella incivile che stanno conducendo banchieri e politici contro tutti gli altri cittadini.
Il male peggiore è la nostalgia del futuro.
Chi partecipa alla nuova mensa stabilita da Cristo, morirà insieme a lui.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
Dato che sulla Terra si è estinta l’umanità, mi auguro quantomeno che su Giove evolva la giovialità.
Non mi preoccupa tanto la guerra civile, quanto quella incivile che stanno conducendo banchieri e politici contro tutti gli altri cittadini.
Il male peggiore è la nostalgia del futuro.
Chi partecipa alla nuova mensa stabilita da Cristo, morirà insieme a lui.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
Dato che sulla Terra si è estinta l’umanità, mi auguro quantomeno che su Giove evolva la giovialità.
Non mi preoccupa tanto la guerra civile, quanto quella incivile che stanno conducendo banchieri e politici contro tutti gli altri cittadini.
Il male peggiore è la nostalgia del futuro.
Chi partecipa alla nuova mensa stabilita da Cristo, morirà insieme a lui.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
Dato che sulla Terra si è estinta l’umanità, mi auguro quantomeno che su Giove evolva la giovialità.