Michelangelo Da Pisa – Tristezza
Io non sono triste, è la vostra felicità che puzza di plastica bruciata.
Io non sono triste, è la vostra felicità che puzza di plastica bruciata.
Non è tanto la parola a ferire, lo fa di più la bocca che pronuncia quella parola.
La morte di una persona, dovrebbe essere come si viene alla luce. Nonavere la vita attaccata ad un filo, insomma, che non dipenda da unamacchina che non fa altro di procurarti altro dolore, altra sofferenza che tifa pentire di aver vissuto. Se un uomo deve rimanere sdraiato un lettino peril resto dei suoi giorni, sarebbe meglio volare in un posto chiamato paradiso.
Se tutto continua a scarseggiare, rimarrò sola, come sono sempre stata d’altronde. È davvero bello, o, almeno, era davvero bello vedere una persona che ti amava per quello che hai all’interno, anche se hai tutto vuoto, ma sarà ancora più brutto vedere una persona che ti ha dato tanto allontanarsi da te… Sì, perché alla fine le persone si allontanano sempre, ma continuo a vivere, respirare e piangere.
Lacrime di pioggia piovono sulla terra arida del tuo viso.
Giovanile e ridicolo sono due stati limitrofi in guerra per dispute di confine.
Ho un blocco dentro che mi distrugge, provo a fare anch’io quello che fugge ma mi serve più coraggio: senza sole non esiste miraggio.