Michelangelo Da Pisa – Uomini & Donne
Dopo due anni casualmente le nostre esistenze si incrociarono nuovamente. “Come stai?”, mi chiese. “Tutto bene, grazie”, le risposi timidamente. Evitai di specificare che il mio tutto fosse lei.
Dopo due anni casualmente le nostre esistenze si incrociarono nuovamente. “Come stai?”, mi chiese. “Tutto bene, grazie”, le risposi timidamente. Evitai di specificare che il mio tutto fosse lei.
Fu adunque già in Arezzo un ricco uomo, il qual fu Tofano nominato. A costui fu data per moglie una bellissima donna, il cui nome fu monna Ghita, della quale egli senza saper perché prestamente divenne geloso, di che la donna avvedendosi prese sdegno; e più volte avendolo della cagione della sua gelosia addomandato né egli alcuna avendone saputa assegnare se non cotali generali e cattive, cadde nell’animo della donna di farlo morire del male del quale senza cagione aveva paura.
L’uomo è sempre in precario equilibrio tra il Nulla e il Tutto.
A 10 anni non vedevo.A 20 anni in ogni donna vedevo il sesso.A 30 anni in ogni donna vedevo l’amore.A 40 anni in ogni donna vedevo una zoccola.A 50 anni in ogni donna vedo una meravigliosa Madre.
Volevo fosse lui a vedermi. Ogni altro sguardo non mi scalda.
Il caso favorisce solo gli uomini forti, ed è ciò che fa indignare gli sciocchi.
La donna è così implacabile con la donna.