Michele Acanfora – Felicità
Non permettiamo che le avversità della vita possano sopraffarci, rendendoci gli artefici di un’esistenza passiva: lottiamo audacemente per la nostra felicità.
Non permettiamo che le avversità della vita possano sopraffarci, rendendoci gli artefici di un’esistenza passiva: lottiamo audacemente per la nostra felicità.
Finché ascolti il tuo cuore e fai di tutto per essere felice, sei tu a condurre il gioco con le regole che tu stesso ti sei dato.
Porta il tuo cuore di bambino oltre la riva, lì all’orizzonte dove confini non conosce.
Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità. Bisognava aver bramato la morte, Maximillien, per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
L’anima candida si riconosce: profuma di semplicità.
La felicità è come un filtro d’amore…Bisogna viverla intensamente quando c’è l’effetto…
E chi l’ha detto che non esistono le notti perfette? Quelle che ci dipingiamo addosso, e non ci sarà luce del giorno che le stinga, rimangono tra quelle stelle a ricordati che n’è valsa la pena vivere una notte felice.