Michele Afeltra – Religione
Dio è la verità, Dio è la vita, Dio è la via, Dio è Gesù Cristo.
Dio è la verità, Dio è la vita, Dio è la via, Dio è Gesù Cristo.
Intelligenza, muscoli, cuore e amore, diventano nocivi e pericolosi se si estraggono dall’essere come spirito, per potersene vestire e goderne in questo potere.
La domanda non è “Dio c’è, Dio non c’è” questo divide. La domanda è “Hai cuore e amore da dare?”.
Il santo è un peccatore morto, riveduto e corretto.
La speranza e la carità sono una conseguenza della fede.
L’essere umano predica bene e razzola male, dimenticando che dopo i conti bisogna farli non solo con la propria coscienza ma con Dio, e da lì nessuno potrà sfuggire.
Il miracolo è destinato ad essere creduto da coloro che hanno avuto il dono della fede. E a non esserlo, da coloro che questo dono non l’hanno avuto.
Intelligenza, muscoli, cuore e amore, diventano nocivi e pericolosi se si estraggono dall’essere come spirito, per potersene vestire e goderne in questo potere.
La domanda non è “Dio c’è, Dio non c’è” questo divide. La domanda è “Hai cuore e amore da dare?”.
Il santo è un peccatore morto, riveduto e corretto.
La speranza e la carità sono una conseguenza della fede.
L’essere umano predica bene e razzola male, dimenticando che dopo i conti bisogna farli non solo con la propria coscienza ma con Dio, e da lì nessuno potrà sfuggire.
Il miracolo è destinato ad essere creduto da coloro che hanno avuto il dono della fede. E a non esserlo, da coloro che questo dono non l’hanno avuto.
Intelligenza, muscoli, cuore e amore, diventano nocivi e pericolosi se si estraggono dall’essere come spirito, per potersene vestire e goderne in questo potere.
La domanda non è “Dio c’è, Dio non c’è” questo divide. La domanda è “Hai cuore e amore da dare?”.
Il santo è un peccatore morto, riveduto e corretto.
La speranza e la carità sono una conseguenza della fede.
L’essere umano predica bene e razzola male, dimenticando che dopo i conti bisogna farli non solo con la propria coscienza ma con Dio, e da lì nessuno potrà sfuggire.
Il miracolo è destinato ad essere creduto da coloro che hanno avuto il dono della fede. E a non esserlo, da coloro che questo dono non l’hanno avuto.