Michele Gentile – Cielo
Prima che muoia l’inverno nella carezza che ridesta le terre il cielo frantumerà il calice delle memorie.
Prima che muoia l’inverno nella carezza che ridesta le terre il cielo frantumerà il calice delle memorie.
Notte, una di quelle che non danno scampo, sinistra sinfonia di rumori e timori ancestrali.Un sudario di nubi basse e vermiglie avanzava implacabile dalle cime dell’orizzonte, si apprestava lento a nascondere le stelle del cielo mentre il chiarore della luna colava sulle sponde del lago e poteva ancora scivolarne sopra le acque immobili come argento fuso. Un vento freddo e straniero sussurrava promesse di tempesta…
La mansarda è una finestra sul cielo.
Salire in alto, verso il cielo, è stupendo. Da lassù tutto è infinitamente piccolo e irrilevante. Gli oggetti, le persone, i problemi.
L’amore eclissa tutto ciò che di amore non vive.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
L’azzurro del cielo mi fa venire voglia di volare come un impavido gabbiano in cerca…