Michele Gentile – Figli e bambini
Il cuore di un bambino è un limpido mare di poesia dove si può navigare senza paura di naufragi e dove l’unico vento che soffia è quello della verità.
Il cuore di un bambino è un limpido mare di poesia dove si può navigare senza paura di naufragi e dove l’unico vento che soffia è quello della verità.
La vita è imprevedibile, ma una cosa è certa, i figli sono il più bel miracolo, che essa regala.
Padre, tu che mi hai lasciato crescere solo, tu che mi hai insegnato odio sempre e solo. Padre tu che con le tue reazioni violente, mi hai insegnato una via soltanto, ed è la via della paura, e del prepotente. Padre tu che non mi hai insegnato ne a radermi ne a guidare, ma solo a gridare. Padre tu che non hai coltivato in me nessuna speranza, lasciandomi a marcire in una stanza, di una casa senza amore ne calore. Padre tu che hai lasciato ferite aperte dentro un cuore che però non prova più alcun dolore, conferma di un affetto che non ha avuto alcun effetto. Padre tu che esaudivi i miei desideri con i denari, senza sapere che ciò che mi serviva eran cose non costose. Padre tu che però se stavo male, eri pronto ad aiutare, che passavi a volte, notte e dì, a controllare se la fronte scottava di calore. Ed è per questo, che io non ti detesto, ma ti perdono per tutto il resto, padre, e ora qui io resto.
Da un tramonto impari le parole giuste per svelarti al cuore.
Spesso la rovina di un figlio inizia quando i genitori decidono di dargli tutto ciò che non hanno avuto loro.
L’adulto non si finge bambino, il bambino si finge adulto.
Un figlio ti riempie il cuore. E ti svuota il portafoglio.