Michele Gentile – Sogno
Coltivo un sogno abitato da solitudini.
Coltivo un sogno abitato da solitudini.
I sogni… sognare, per me è tempo perso, un falso sentire, per oscurare la realtà, sono difficilmente raggiungibili, molti restano sogni, desideri mai saziati, ma la fantasia ben altro, non è sognare, ma creare nuovi colori, nuovi canti, nuove avventure, per far dimenticare anche per un istante la realtà che ci circonda, e far gioire l’anima e la mente, dando sapore alla vita.
Scrivo per dare vita ai miei sogni. Mi piace immaginare la perfezione nella gente, quella che nella realtà difficilmente trovi. L’amore che sconfigge ogni male, la gioia di vivere che prende il posto dell’autocommiserazione. Un sorriso donato dove scende una lacrima. Una mano, la dove esiste qualcuno che non ha la forza di rialzarsi.
La notte è imprevedibile, imperscrutabile, ci accingiamo a distenderci sul letto, attimi ricchi di pensieri di ricordi, di ansie per il domani. Poi il corpo si addormenta, ma una parte di noi no, viaggia nell’ignoto a scoprire mondi incomprensibili, sogni inconcepibili, spesso in uno di questi sogni io non vorrei mai svegliarmi, in quella dimensione mai provata nel reale io vorrei viverci sempre!
I sogni sono come una verità nascosta.
Non sono un sognatore, perché non vivo la realtà come se fosse un incubo.
Il modo migliore per realizzare un sogno é quello di svegliarsi.