Michele Gentile – Speranza
La vera forza la trovi nell’alba di domani a dispetto di quella di ieri.
La vera forza la trovi nell’alba di domani a dispetto di quella di ieri.
Un giorno mentre m’accingevo a guardare l’infinito tra i viali della vita, scorsi un suono. Una voce in lontananza chiamava il mio nome. Domandandomi curiosa: perché ti ostini a percorre strade tortuose e impervi che nessuno oserebbe percorre mai? Perché sei così dannatamente caparbia nell’inseguire quella vana speranza che nessun folle oserebbe neppure pronunciare? “Io”, mutevole ma coerente con indosso il coraggio, corazzata di voglia di vivere con la perseveranza tra i mantelli dell’anima risposi: poiché è la speranza che mi tiene in vita, poiché io credo in me, più di quanto creda nell’abbandonare, poiché le motivazioni sono più delle rinunce, poiché amo la vita, amo i miei figli, non conosco altro modo per arrivare in cima, se non quello di aggrapparmi alla speranza, quella speranza che si chiama domani. Domani, il senso di ciò che viviamo oggi.
Canta al sole la tua solitudine, chiamalo nelle nebbie. Convincerà la notte a lasciarti passare.
Ho sbattuto e perso la testa mille volte, ma non illudetevi: quelle come me, si rialzano sempre.
La speranza: si sveglia con il sole, barcolla durante il giorno, muore al tramonto e risorge con l’aurora.
La speranza, un respiro dell’anima donato al cuore per non farlo morire.
Aveva paura del bene, temeva che il giorno non lo riconoscesse. Indossò allora una speranza salutò la notte e prese di petto una carezza. Con tutta la forza urlò al mondo le proprie intenzioni; “sono io, un semplice uomo e vivo!”