Michele Gentile – Stati d’Animo
Ho avuto modo di conoscere alcuni mendicanti, il loro mondo. Le assicuro, signor Corelli, che sono persone meravigliose, i veri poeti della vita!
Ho avuto modo di conoscere alcuni mendicanti, il loro mondo. Le assicuro, signor Corelli, che sono persone meravigliose, i veri poeti della vita!
Ai lati degli occhi si aprivano le rughe e da lì scolava la malinconia.
Talvolta ho sentito l’irruente flusso della vita straboccare il fondo della mia anima, profondità insufficiente al divenire sormontante. È quello il momento in cui vorrei bloccare il tempo e stabilizzarlo dentro me mentre le foglie continuano a ingiallire, cadere e il sole a tramontare dietro la lucentezza della luna. E inesorabili le membra si consumano verso una fatale marcescenza.
Ho intenzione di vivermi, riscoprirmi degno delle carezze di un mattino. Per me i raccolti della terra, per me l’urgenza dei mari.
Non fidatevi dalle mie parole. Non mi fido neanche io. Sono come un orologio senza lancette. Fidatevi piuttosto dei miei silenzi. Sono molto più coerenti.
Ci sono giorni in cui non vuoi pensare al domani, e giorni in cui non vuoi pensare all’ieri, e poi c’è oggi, l’oggi che appartiene all’oggi e non al domani, all’oggi che ti fa dimenticare l’ieri.
Ci sono cose che non possono cambiare, che non si possono evitare, puoi fare di tutto per stravolgerle, ma non comandi tu. Comanda lui, sempre solo lui, il cuore!