Michele Gentile – Stati d’Animo
Aveva i miei stessi occhi, il mio sorriso, la mia solitudine. Avevamo la stessa voglia di veder sorgere il sole. Era la notte.
Aveva i miei stessi occhi, il mio sorriso, la mia solitudine. Avevamo la stessa voglia di veder sorgere il sole. Era la notte.
A volte le nostre vite passate lasciano delle cicatrici che raramente guariscono del tutto.
Cercai oltre le urla strazianti di quegli innocenti che nella mia mente non esistevano, lo sentivo. Era solo un’illusione! Percepivo una dolce litania crescere dal mio cuore. Mi concentrai su questa. Era il canto della fenice.
Si dice che la distanza fisica non conti perché la presenza di chi ami te la porti dentro, tutto vero. Ma ci sono momenti in cui quella persona ti manca così tanto da stare male. E capisci che la distanza fisica conta perché, quell’abbraccio che ti manca, ti continuerà a mancare sempre.
Stanca di vedere un mondo che vede e vive sottosopra!
Eppure vi era un tempo in cui mai avrei immaginato di farcela senza di lui, invece ora mi sento davvero alla grande sono giorni ormai che riesco ad addormentarmi e svegliarmi magicamente senza pensarlo, non avverto più quella pesantezza sul cuore quando ci si rende conto di aver perso qualcuno. Ora una cosa mi è certa che di me, per lui, non c’è rimasto piu nulla.
Passo dopo passo. Anche quando sei a terra, anche quando sei allo stremo, anche quando vorresti tutto tranne che andare avanti. Un passo dopo l’altro. E riesci di nuovo a camminare!