Michele Gentile – Stati d’Animo
Cento lune a picco sul mare, lucciole di un marinaio non ancora vinto dalla burrasca.
Cento lune a picco sul mare, lucciole di un marinaio non ancora vinto dalla burrasca.
Non c’è niente da fare, le persone molto spesso deludono. Adesso credo solo ai fatti, basta con le parole, Io non corro più dietro a nessuno, perché la miglior cosa in un rapporto d’amicizia e d’amore è la sincerità.
Vivo a pelle, in modo istintivo. Sono fatta di sensazioni. O mi vai o non mi vai e difficilmente sbaglio, difficilmenteil mio sesto senso mi tradisce. E so che quando quella sensazione di fastidio mi irrita la pelle poco ci posso fare: non mi piaci!
Tra uno sputo e un battito: Sogno.
Ho imparato a camminare con l’anima, solo con l’anima, altrimenti non avrei potuto vivere in questo mondo fatto di materia, ho imparato a caro prezzo, il prezzo dell’amore, che perdonare capire, ascoltare, mi ha reso forte, anche se fragile nel mio essere, ho imparato, imparato a camminare con l’anima, e solo con l’anima, per vedere quel che gli occhi non vedono, per non morire in questo mondo fatto di un “io” e mai di un noi.
I sognatori, i fantasiosi, i creativi a volte hanno questo problema. La loro mente galoppa e spesso invade la loro stessa realtà, intrappolandoli in un limbo di emozioni e di carne.
Tutti quei giuramenti, quelle promesse, quelle risate, quegli sguardi, quelle parole, quelle persone. Chissà se un giorno, forse per caso o forse no, ritorneranno.