Michele Gentile – Vita
A otto anni ho capito il mondo, a venti volevo distruggerlo, a trenta mi ha fatto pena. Ora gli do una mano a crescere.
A otto anni ho capito il mondo, a venti volevo distruggerlo, a trenta mi ha fatto pena. Ora gli do una mano a crescere.
In giuno quando vediamo i campi di grano ondeggiare nel vento, dobbiamo pensare al meraviglioso processo della natura. Per ogni spiga c’è stato un periodo buio e di silenzio che ha preparato lo sforzo della crescita e l’esplosione nel sole. Anche la nostra vita è così ed ogni volta che precipitiamo nel buio dobbiamo trovare la forza di risalire alla luce.
Sono un puntino nel mondo, forse è per questo che nessuno mi vede.
Guarda fuori, guarda la vita come ci stupisce, guardala con gli stessi occhi e vedrai come la tua vita fiorisca. Perché nulla ha più importanza della tua stessa vita.
Mi rinchiudo furtivamente nei miei pensieri, raccogliendoli e ordinandoli: tristezza, amore, durezza e dolcezza si sono mischiati dando vita ad un caos nella mia mente. Ciò, sta labilmente incrinando la maschera che porto e che tutti noi indossiamo, per affrontare la realtà di giorno in giorno.
Attraversiamo questo tempo, dove troppe volte incappiamo in esseri spietati, questi episodi ci scoraggiano a tal punto che quando veniamo a contatto con persone diverse ormai, non crediamo più a niente, perdendo così l’occasione per essere felici, conseguenza questa per i troppi mali ricevuti.
Non è che facendo la tua buona azione quotidiana, domani, o fra un mese, avrai un premio, anzi, accade spesso che le cose belle succedano a chi meno li merita, per cui, vivi e agisci senza aspettarti nulla in cambio perché il vero modo di amare è questo, non aspettarsi mai nulla. Ecco perché il vero amore è così raro.