Michele Rondoni – Desiderio
Il formaggio dentro quella gabbietta costituisce tentazione troppo forte, che decidano di entrarvi consapevoli del loro destino, magari sperando che la molla non scatti? La fame acceca, topi e uomini.
Il formaggio dentro quella gabbietta costituisce tentazione troppo forte, che decidano di entrarvi consapevoli del loro destino, magari sperando che la molla non scatti? La fame acceca, topi e uomini.
Non temere, lascia la mia mano… l’Amore ci ha già, indissolubilmente, unito per sempre.
C’è un mondo di fantasie che accompagna la vita.C’è una donna di città, turista d’un paradiso esotico,sogna una notte d’amore con uno sconosciuto Saladino,fra lenzuola di raso rosso ed incensi.C’è un quarantenne seduto fra luci e pali,come fosse in un negozio di giocattoli sorseggia un rum,adolescente fra seni e glutei anonimi vede la fiaba dell’amore.C’è una ragazzina, il suo mondo spesso è virtuale,vuol esser lasciva fra quattro forti mani.C’è il giovane sposo, il suo mondo è il comando,curioso, diventa amante dell’omertà della diversità.La vecchia coppia, percorsi diversi, s’incrocia nello stesso angolo,pigri, sorridono alla tranquillità della sicurezza del passato.Innumerevoli le fantasie.La vitale rimane vedere le pupille che s’ingrandisconomentre mirano la tua bocca,cucinare per te, parlare e ritrovarsi a far l’amore…fino al sorgere del sole per avere ancora fame.
Un brivido scorre lungo la spina dorsale insinuandosi nel midollo vertebra dopo vertebra annullando ogni mia volontà. Un pensiero strusciante e strisciante si inerpica fra le cosce tremanti che si aprono a mostrarti spudorate il pulsare umido della mia intimità. Stille di desiderio scendono inermi calde e dense urlo silenzioso della voglia la mia di te.
Ci sono desideri che sono destinati a rimanere sogni, e ci sono sorrisi che ti aiutano a crederci ancora.
Quando dentro di me parla il silenzio, posso dargli il volto che voglio io.
Tu sei la lezione che dovevo imparare, lo sbaglio che dovevo commettere, l’orgoglio ferito. Tu sei proibito.