Michele Rondoni – Filosofia
Solo chi non crede in niente è veramente libero.
Solo chi non crede in niente è veramente libero.
La parola scritta, ha un grande privilegio e significato. Quello di restare. Nel tempo.
Il dotto, l’uomo di scienza medio, rispetto a un genio, e cioè a una creatura che o genera o partorisce, nel più ampio senso di ambedue i termini, ha sempre qualcosa della vecchia zitella: come questa infatti non se ne intende di questi due preziosissimi doveri dell’essere umano.
C’è abbastanza perfidiaodio violenza assurditànell’essere umano medioper fornire qualsiasi esercitoin qualsiasi giornoe i migliori assassinisono quelli che predicano controe i migliori a odiaresono quelli che predicano amoree i migliori in guerrasono quelli che predicano pace.Attenti agli uomini comunialle donne comuniattenti al loro amoreil loro è un amore comuneche mira alla mediocritàma c’è il genio nel loro odioc’è abbastanza genio nel loro odioper uccidere chiunque.Non volendo la solitudinenon concependo la solitudinecercheranno di distruggeretutto ciò che si differenzia da loro stessi.Non sapendo creare artenon capiranno l’arteconsidereranno il loro fallimento come creatorisolo come fallimento del mondonon essendo in grado di amare pienamentecrederanno il tuo amore incompletoe poi odieranno tee il loro odio sarà perfettocome un diamante splendentecome un coltello come una montagnacome una tigre come una cicuta.La loro arte più raffinata.Il genio della follia.
La felicità la riconosci quando non ce l’hai più.
Non sono un poeta, ho semplicemente imparato ad ascoltare la mia anima e ad ascoltare il cielo mentre l’inferno dominava sulla mia vita.
Una partita di uno sport a caso (facciamo pallavolo). Tu sei il giocatore meno influente di tutta la gara e tocchi palla una volta ogni morte di papa, è regolare che la battuta finale e decisiva della partita toccherà a te.