Michele Sannino – Abbandonare
Perché si cercano le persone per poi abbandonarle, perché faccio di tutto per farci amare per poi fargli del male abbandonandole.
Perché si cercano le persone per poi abbandonarle, perché faccio di tutto per farci amare per poi fargli del male abbandonandole.
Persi quel treno, fui distratto da chi saliva nella tua vita.
Quante cose belle ci sono nella vita. Ne ho viste le ho vissute, ma non le ho mai avute. Quante belle cose ci sono in questa vita, ma poi alla fine non sono mie.
Signore, se le tue mani possono curare un mondo malato, perché non curi il mio cuore? Signore, se le tue mani hanno dato vita, perché non fai rivivere un piccolo e semplice cuore? Le mani, le tue mani, Signore dolci e misericordiose, un cuore aspetta per ritornare a batte quel tempo chiamato vivere.
Quante notti viviamo aspettando. Quante stelle contiamo aspettando che il sole ritorni a spendere su di noi. Ed io qui, immerso nella mia notte, a contare le stelle apprettando quel sole che ritorni a splendere. Buona notte.
E poi per un istante la verità ti si fa d’avanti agli occhi, è il terrore nella testa, l’angoscia ti pervade, vuoi ritornare nelle tue tenere illusioni ma ormai è tardi. È come essere buttati nudi sotto la pioggia, dopo il tenero torpore di vane finzioni. Consapevoli, che nessuno questa volta ti porgerà un ombrello, ti offrirà un riparo. Soli. Abbandonati.
E finirono per non parlarsi più, così, smettendo di guardarsi negli occhi.