Michele Sannino – Ricchezza & Povertà
La vera povertà non è quella che vediamo per strade della nostra città, ma e quella che c’è nei cuori privi d’amore, altruismo, compassione verso chi e meno fortunato di noi.
La vera povertà non è quella che vediamo per strade della nostra città, ma e quella che c’è nei cuori privi d’amore, altruismo, compassione verso chi e meno fortunato di noi.
I segni che porto sul mio viso, segnano il tempo che ho vissuto su questo mondo, e in questo tempo ho compreso: che la vita va vissuta, che bisogna credere ai fatti no alle parole, che nulla è sicuro tranne che la morte, e che la vita è bella, va vissuta nonostante che in essa vivono certe persone le quali non c’è la necessita di nominarle, ma basta sapere il loro passato, da dove vengono, e che famiglia provengono per capire quanto fanno schifo.
Stupendi e meravigliosi occhi mio buon Dio hai, spero si posino su chi ha bisogno del tuo amore.
Accusare di corruzione me è come arrestare madre Teresa di Calcutta perché una bambina del suo istituto ha rubato una mela.
Ti ho dato la chiave del mio cuore e, se sei qui, sei anche nel mio cuore. Rispettalo, amalo, non chiede altro e se non ci riesci vai via, ti voglio bene lo stesso, e apprezzo che tu abbia rispettato questo cuore, che ha tanto sofferto.
Viviamo il presente nell’ombra del passato proiettata nel futuro.
Non pensare mai di abbattermi. Cado per riperdere le forze mi rialzo e ti combatto. Ho sette vite come i gatti quando finiranno faro un prestito, ma tu vai giù.