Michele Sannino – Ricordi
Non è il pensiero e né il ricordo che ci fa apprezzare quello che perdiamo, ma il rumore che fa dentro di noi.
Non è il pensiero e né il ricordo che ci fa apprezzare quello che perdiamo, ma il rumore che fa dentro di noi.
Poeta, scrittore, cantastorie hanno un filo conduttore che li lega, l’essere unici e fanno la differenza nella vita.
Il ricordo, assurda, bellissima, terribile prigione. Ti incanta con le sue dolcezze di tempi passati, con le vecchie malinconie di amori finiti, con aspettative che mai son morte nei nostri cuori; malizioso tiranno come ci inganna riportandoci ad antiche gioie per poi violentarci facendoci ritornare al presente… nuovo, ancora da costruire, ancora da affrontare.
Dimenticare è come non essere esistiti.
Chi cerca l’amore dove ci sono solo ricordi sta sprecando il suo tempo.
Sognare è libertà dell’anima, smettere di sognare è mettersi in prigione.
Per far si che il passato incida in modo positivo sul nostro presente dobbiamo intraprendere il lungo viaggio della conoscenza interiore che in ognuno di noi c’è, in modo di affrontare ogni situazione, riviverla, e capire qual è l’essenza positiva di tale esperienza, solo quella parte del passato deve restare impresa nella nostra mente in modo di fare delle esperienze passate un tempio nel quale abbiamo già vissuto e dal quale ci portiamo come riferimento i momenti migliori della nostra esistenza.