Michele Sannino – Ricordi
Quanti ricordi custodiscono i confini. Quanto di noi riponiamo in un confine.
Quanti ricordi custodiscono i confini. Quanto di noi riponiamo in un confine.
Credeva avessi bisogno di una sua foto per addormentarmi pensando a lui. Non sapeva che era proprio la notte, quando spegnevo ogni altro pensiero, che la sua immagine restava accesa nella mia testa, pronta ad abitare i miei sogni.
La tenacia è la linfa di un anima ribelle. Il coraggio è la volontà di un cuore che non conosce sconfitta, ma sa la profondità delle proprie ferite, che porta con orgoglio e fierezza. Le porta come medaglie mostrandole con vanto.
Butta via le cosi inutili e vivi come meglio puoi. Non credere alle parole, sono come foglie che volano via. Cerca sempre le certezze: è la strada in cui troverai la direzione giusta.
Se bastasse un soffio di vento per far allontanare alcuni ricordi.
Appartengo a quelli degli anni ’80. Il periodo dei paninari, noi che andavamo in giro con i jeans strappati e gli anfibi. Io mezza dark vestivo sempre di nero con i capelli colorati, imponevo il mio carattere. Noi, che sognavamo con poco e credevamo di avere il mondo in mano, dimenticando che ci mancavano pure i soldi per il panino, oggi siamo dirigenti, impiegati, avvocati, dottori, ma la mente ci porta sempre a quegli anni, eravamo veri e spensierati.Oggi il quotidiano a volte ci costringe a reprimere gli anni ’80 nascosti nella nostra anima, ma in fondo in fondo, quei ragazzacci degli anni ’80 ci danno la forza per combattere questa vita.
Dove vanno a finire i pensieri, una volta che hanno cessato di sgocciolare nel cuore? Tu mi chiamerai ricordo, io cicatrice.