Michele Sannino – Solidarietà
“Non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio” scrisse Il grande Renato, perché sa cos’è la fame, perché sa cosa significa combatte ogni giorno nella vita.
“Non puoi capire i perdenti col tuo culo amico mio” scrisse Il grande Renato, perché sa cos’è la fame, perché sa cosa significa combatte ogni giorno nella vita.
L’attesa impaziente non è altro che il desiderio di quello che ci manca.
Se la vita fosse come il silenzio di un tramonto, come la dolcezza di volo di gabbiani. Se la vita fosse tutto ciò potrei dire questo è il paradiso.
C’è bisogno di ottimismo nella vita, perché di pessimismo c’è n’è a sufficienza. In un mondo sin troppo sbagliato, in una vita fin troppo difficile da vivere.
Ho imparato che il bene non lo trovi nelle parole, ma nelle presenze. E l’unica presenza che sento è il battito del mio cuore.
La dolcezza è quell’emozione che sentiamo verso chi ci rende felici e forti nel sopportare il peso dei nostri giorni.
Su dolci note sulle onde di una melodia mi lascio trasportare.
L’attesa impaziente non è altro che il desiderio di quello che ci manca.
Se la vita fosse come il silenzio di un tramonto, come la dolcezza di volo di gabbiani. Se la vita fosse tutto ciò potrei dire questo è il paradiso.
C’è bisogno di ottimismo nella vita, perché di pessimismo c’è n’è a sufficienza. In un mondo sin troppo sbagliato, in una vita fin troppo difficile da vivere.
Ho imparato che il bene non lo trovi nelle parole, ma nelle presenze. E l’unica presenza che sento è il battito del mio cuore.
La dolcezza è quell’emozione che sentiamo verso chi ci rende felici e forti nel sopportare il peso dei nostri giorni.
Su dolci note sulle onde di una melodia mi lascio trasportare.
L’attesa impaziente non è altro che il desiderio di quello che ci manca.
Se la vita fosse come il silenzio di un tramonto, come la dolcezza di volo di gabbiani. Se la vita fosse tutto ciò potrei dire questo è il paradiso.
C’è bisogno di ottimismo nella vita, perché di pessimismo c’è n’è a sufficienza. In un mondo sin troppo sbagliato, in una vita fin troppo difficile da vivere.
Ho imparato che il bene non lo trovi nelle parole, ma nelle presenze. E l’unica presenza che sento è il battito del mio cuore.
La dolcezza è quell’emozione che sentiamo verso chi ci rende felici e forti nel sopportare il peso dei nostri giorni.
Su dolci note sulle onde di una melodia mi lascio trasportare.